lunedì 13 dicembre 2010

tocca lavora, o no?

una volta a lavorare si guadagnava di più, invece ora si guadagna se la gente va in cassa integrazione. Succede pure questo, la gente si ammazza di lavoro per rispettare i tempi e poi la ditta chiede la cig. Ma è mai possibile? gli imprenditori fanno a gara a chi è riuscito a fare più ore, tutti fieri di avere le pezze al cu.. . Sono lontani i tempi dello sviluppo, ora le ditte nascono e muoiono esclusivamente per avere gli ammortizzatori sociali e, noi ammortizzati, non abbiamo il coraggio di dire nulla, siamo a carico dei lavoratori onesti che a fine mese bestemmiano perchè vedono i loro soldi prosciugati dalla quota inps. E non parliamo della tassa regionale e comunale, almeno con 20 euro al mese vedevo una pay tv, invece dando i soldi a questi enti pago della gente raccomandata per non fare niente, piazzata negli enti per pagare i voti ricevuti. Intanto le tasse sui rifiuti aumentano, tutti d'accordo, i biglietti degli autobus aumentano, nessuno si deve lamentare.

Juventus, finalmente una bella notizia.

Non arriva Cassano, evviva!!! ci mancava solo uno che rovina lo spogliatoglio.
Abbiamo gia le nostre gatte da pelare. Del Neri si è dovuto quasi scusare per aver detto che Buffon si deve guadagnare il posto, come Del Piero. Ma avete visto ieri sera Del Piero? un ectoplasma. Chiamato come Massaro ad un compito ingrato di salvatore della patria ci è mancato poco che si fa espellere. Ha fatto una buona punizione e nulla più, sventata a fatica da Muslera perchè è Muslera. Probabilmente l'aver preso il palo ha contribuito al goal finale di Krasich, vera stella bianco nera. Ma tu sei il capitano, da te mi aspetto il goal partita o l'assist decisivo. Non sopporto vederti coprimario. Piace la Juventus muscolare di Del Neri, gente che suda e corre, più spada che fioretto. Non c'è spazio per la poesia. Andate avanti cosi, spaccate tutto, finchè non incontrerete una squadra come il Milan che vi riporterà all'essenza del gioco, fatto di tecnica e precisione, non solo di forza bruta. Ma per ora va bene, siamo secondi con merito, le casse ridono e il futuro è roseo. Finchè non si chiderà di più, e allora saranno guai grossi.

Santa Lucia protrettrice della vista!!!

Lucia vuol dire luce, senza non si vede.
Speriamo che dopo tutta questa tecnologia, che porta a guardare a lungo schermi anche inferiori a 4 pollici (vedi cellulari, giochi elettronici ecc...) per ore e ore i nostri occhi possano avere ancora lunga vita.

mercoledì 3 novembre 2010

meglio gay che Berlusconi

e anche no. Meglio un figlio frocio che laziale, tipica espressione del romanista. Ma quello che non meraviglia ormai è il tono, questo modo di poter parlare di tutto e di tutti non curandosi di che cosa si dice. Il cervello è scollegato, fa niente, il cavaliere può dire qualsiasi cosa e agli altri non resta che ascoltare. I giornali sono faziosi, le donne servono per trombare. Ora che è scapolo può fare il porco del comodo suo, con minorenni, o maggiorenni presunte tali. Ecco perchè diceva che lavorava, giorno e notte ai palazzi della politica trasformati in alcove per assecondare le voglie di un uomo che è pronto a sparare le ultime cartuccie per godere della poca vita rimasta. E viene assecondato perchè se c'è bisogno dell'aiuto lui c'è, in modo del tutto regolare. Affidamento ok, chiaro quando ungi le persone giuste. Una frana qua, un governo a pezzi la, una confindustria che rompe i .......... e lui cosa fa? si fa apprezzare per le compagnie di avvenenti donzelle, vestite come delle donnine da marciapiede usate per poi essere ricacciate nella polvere....povera italia.

domenica 19 settembre 2010

alleluia!!!

era ora, dopo nessuna soddisfazione nessuna la Juventus ha comunicato che è ancora viva. Certo, col fanalino di coda udinese la vittoria era d'obbligo, ma sicuramente dopo prestazioni penose, è andata oltre le aspettative. Il pareggio del milan e la sconfitta della capolista chievo oltre il pareggio della roma sembravano garantire un bel pomeriggio, peccato per la vittoria dell'inter a palermo, ma tutto non si può avere. Godiamoci i goal alla bettega di quagliarella e l'eurogoal di marchisio, oltre la prestazione maiuscola di krasic, senza montarsi la testa. Certo che se danno rigore sullo zero a zero all'udinese....

giovedì 2 settembre 2010

arrivo a casa...

e sono stanco, ho lavorato tutto il giorno e quello che vorrei è mangiare e andare a letto. Oppure andare a letto e mangiare, con calma. Invece no, la moglie e i figli mi aspettano nel piazzale che giocano, pieni di vita. Loro non hanno fatto niente tutto il giorno, non hanno impegni. Il papi, e certo chi sono , babbonatale? giochiamo a palla?, mi dice il piccolo treenne? ma certo, sporchiamo le scarpe e roviniamo anche la pelle, tanto sono quelle buone... ma certo piccolino, cosa hai fatto oggi? e ... sono andato dalla nonna, ho mangiato la pasta in bianco... fa solo questo. A no, è stato al parco. chissa' se è vero, sentiamo la piccola seienne: sono stata dalla nonna, lui ha mangiato la pasta in bianco (tanto per non far sapere troppe cose ripetiamo le vecchie). Sentiamo ora la moglie, che mi dice le stesse cose, poi altre 7 ma alla 2a gia penso che preferisco i figli. Ma mi stai ad ascoltare? si si tranquilla... e io sono felicemente sposato con prole, figuriamoci un povero sfigato che torna la sera e fa il porco del comodo suo... che vita vuota...

mercoledì 4 agosto 2010

tempo di vacanze di agosto

ma il tempo sembra essere più brutto di luglio, scherzi di un estate implosa. Ma facciamo un pò di disinformazione: il cavaliere sembra aver rotto con Fini, che da solo, vuol fare un altro partito. E' il divorzio più clamoroso politico di questi ultimi 20 anni. E' come se piersilvio rinnegasse suo padre, una bestialità. Intanto Grillo si ricandiderà, tanto perchè non basta fare un blog e il comico, che poi è la stessa cosa. Il calcio è in fermento perchè c'è il calciomercato, però non succede niente. La Juventus si è mossa subito, bonucci, lanzafame, pepe, martinez, storari, motta. E in uscita? nessuno, vogliono rimanere e con gli ingaggi che hanno non se li prende nessuno. Il milan a preso amelia, vecchio pallino che sostituirà dida non rimpianto nonostante una champions fatta vincere ai rigori, e ringiovanisce la rosa allungando il contratto ad abbiati, bonera e inzaghi, quasi tutti 40 enni. L'inter dovrebbe vendere balotelli e maicon ma alza il prezzo, e loro vogliono ingaggi faraonici. Napoli cavani e il genoa prende rafinha (forse) e altri. C'è stato l'europeo di atletica leggera come al solito amaro di medaglie. La crisi non sembra toccare il fondo che la fiat annuncia la linea dura, spostamento dei stabilimenti in serbia e chiusura di quelli italiani. Lo stato sta a guardare e obama ringrazia marchionne, chi altri avrebbe salvato la general motors? la ferrari arriva due volte sul podio, dopo una doppietta in germania un secondo e un quarto posto in ungheria, e waka waka spopola nelle spiagge affollate. Salutatemi la sinistra se la vedete...

domenica 25 luglio 2010

luglio col bene che ti voglio...

problemi questo mese? a parte un caldo bestiale e la siccità ovunque, a parte qualche datore di lavoro ucciso non mi sembra che ci siano grossi problemi. Il solito Cavaliere, con i soliti problemi del pdl, la solita sinistra assente, con i soliti problemi del pd. Ma la gente, grazie a Dio, continua ad andare al mare. Lo dico perchè ora per arrivare al lavoro ci metto la metà del tempo, se non trovo il solito pensionato al quale la patente andrebbe tolta per eccesso di lentezza, poi però penso che quel pensionato potrei essere io fra qualche anno e allora cerco di avere pazienza. La fiat va in serbia, e da quando si è saputo ciò la ferrari fa la doppietta nel gran premio tedesco, la juventus il giorno prima batte il lione, ci manca solo che agnelli riesce a finire la telenovela dell'estate acquistando zdecho o come cavolo si deve chiamare...Lady Gaga spopola anche se canta una canzone di tozzi, suscitando l'ira delle star più affermate, su tutte Madonna. Cristiano Ronaldo è padre, di una bambina senza vera mamma. Belen lascia Corona o viceversa, il mondiale di calcio la vinto la spagna e il polipo poul è una star perchè ha indovinato 8 pronostici su otto. E' stata pescata una medusa di 100 kg, non prima che avesse pizzicato tantissime persone. Insomma, è la solita storia. Bentornato maltempo, è un mese che ci avevi lasciato ma fortunatamente stai tornando, lasciando alle spalle un estate che sarà ricordata come una delle più calde. Ma non voglio parlare solo io, dite anche voi qualcosa....

sabato 10 luglio 2010

giugno, tempo di vacanze

come un buon padre di famiglia, dopo una vacanza di due settimane con ritorno a luglio, ritorno a pestare tasti in questo forum.
Luglio e agosto sono troppo costosi e, noi famiglie con figli, ci prodighiamo a giugno e settembre.
I soldi sono pochi ma per i bambini questo e altro, anche se fanno arrabbiare di brutto.
Buone ferie a tutti quelli che non possono decidere e si ritrovano in file chilometriche, abbiate pazienza, prima o poi si arriva.

lunedì 31 maggio 2010

omelia del vangelo di domenica 30 maggio 2010

Gesù è paziente, infatti non lascia l'uomo solo ma neppure gli impone tutta la verità subito. Solo un insegnante stolto insegna senza capire se lo studente ha capito o meno quello che gli viene spiegato. Egli non deve dimostrare di sapere ciò che insegna, perchè viene direttamente dal Padre il suo insegnamento. Il concetto della Trinità viene rafforzato. Cosi come Cristo ha glorificato il Padre e il Padre ha glorificato il Figlio cosi lo Spirito glorificherà Gesù vero Dio.

vangelo di domenica 30 maggio 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,12-15.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.

mercoledì 26 maggio 2010

omelia al vangelo di domenica 23 maggio 2010

Gesù ricorda l'importanza dello Spirito Santo, e il suo compito. Lo chiama consolatore, che insengnerà ogni cosa e avrà il compito di ricordare la parola di Gesù che poi è la parola di Dio. La trinità si è manifestata in modi diversi agli apostoli, ma è presente perchè non c'è Dio senza Spirito Santo, non c'è Cristo senza Dio. I tre agiscono insieme perchè sono una cosa sola, il mistero di Dio uno e trino, impossibile da capire per noi uomini. Qui Gesù addirittura spiega come si è manifestata la trinità, e come agirà nella vita dei discepoli. Ogni parola di Dio non va limitata ai discepoli, essendo valida per l'eternità, è valida anche per noi. Cerchiamo di capire quando ci parla lo Spirito Santo, mettiamoci nella condizione di sentire la sua voce, è per questo che in mezzo ad un mondo rumoroso bisogna fare silenzio in noi stessi ed imparare ad ascoltare e non solo parlare.

vangelo di domenica 23 maggio 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,15-16.23-26.
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

omelia al vangelo di domenica 16 maggio 2010

per l'ennesima volta ripete ai discepoli che il Cristo deve patire, morire e risuscitare. Ora, dopo che tutte queste cose sono accadute i discepoli riescono a comprendere, sono testimoni di un uomo eccezionale. Quando poi Gesù dice che nel nome di Cristo verranno perdonati i peccati e parla dello Spirito come consolatore, l'Ascenzione è per i discepoli la condizione "naturale", la logica conseguenza dei fatti che sono accaduti. E i discepoli sono felici, questa volta non sono tristi ma felici, capiscono che fanno parte ancora del progetto di Dio, anzi, sono testimoni privilegiati pronti a vivere secondo quanto indicato da Gesù e, soprattutto, secondo quanto verrà comunicato loro dallo Spirito Santo.

il vangelo di domenica 16 maggio 2010

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto".
Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

lunedì 10 maggio 2010

omelia al vangelo di domenica 9 maggio 2010

Dio è con chi osserva la sua parola, non è un ricatto anzi, è l'unico sistema per sfuggire alla morte. Il peccato gia ci porta in uno stato di morte, l'uomo consapevolmente sceglie la strada senza Dio ma i segnali di questa scelta sono evidenti, il cuore è turbato e subentra la paura, non si è in pace. Gesù ha donato la sua pace, che sappiamo che non è la mancanza di battaglia, bisogna sempre lottare, non è una pace passiva, che come il sonno addormenta il corpo, è una pace che ti fa scegliere fra il bene e il male senza il dubbio che ci lacera dentro, perchè la via del bene è sempre in salita e ricca di ostacoli mentre la via del male pare una discesa scorrevole.

vangelo di domenica 9 maggio 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,23-29.
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.



Traduzione liturgica della Bibbia

venerdì 7 maggio 2010

è il finale della stagione...

si è consumata da poco la finale roma - inter all'olimpico proprio il 5 maggio, data funesta per gli interisti perchè evoca la famosa sconfitta che regalò lo scudetto alla juventus. Dopo la gara farsa di campionato lazio - inter, dove scommettere sulla vittoria dell'inter era come scommettere sul fatto che domani sorgerà il sole, l'ambiente romano era surriscaldato all'inverosimile. Gara di calci dove ha vinto la squadra che aveva meno da perdere. Il goal di Milito, l'ennesimo di questa stagione, è la conseguenza logica di una squadra ormai che come l'acqua di un fiume di montagna con la sua corrente porta al mare qualsiasi cosa cerchi di ostacolarla. Troppo forte la squadra di Moratti e troppo nervosa la squadra di Ranieri, il quale ha avuto il merito di arrivare a giocarsela in casa. La ciliegina sulla torta è arrivata dopo che Totti ha dato un calcione sul polpaccio di Balotelli, apparentemente senza motivo. Questo ha permesso a Balotelli di riabilitarsi agli occhi dei compagni e dei tifosi, dopo il lancio a terra della maglietta nella sera del 3 - 1 sul barcellona. In Italia è sempre più difficile vedere una partita di calcio, gli interessi e i toni esasperati trasformano un avvenimento di intrattenimento sportivo in una guerra senza esclusione di colpi. Fortunatamente all'estero, in inghilterra e spagna, ci sono partite di calcio che riportano all'essenza di questo gioco.

omelia al vangelo di domenica 2 maggio 2010

La glorificazione che Gesù intende è la morte e resurrezione. Non è ancora accaduta ma lui ha la facoltà di prevedere il futuro perchè la sua vita ha senso compiendo questa missione, in questo modo è stato glorificato dal Padre e lo glorifica a sua volta perchè Dio ha tanto amato il mondo che ha sacrificato il figlio unigenito. Gesù invita gli apostoli e noi tutti a fare altrettanto, il vero cristiano sacrifica la propria vita per gli altri in nome dell'amore del Padre. L'amore è sacrificio fino all'estremo gesto.

lunedì 3 maggio 2010

Vangelo di domenica 2 maggio 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 13,31-33.34-35.
Quando Giuda fu uscito, Gesù disse : «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.
Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».

mercoledì 28 aprile 2010

omelia al vangelo di domenica 25 aprile 2010

Il paragone con le pecore e il pastore in quest'epoca non è attuale, pochi pastori e troppe pecore che non ascoltano la voce di Gesù. Ma Lui dice una cosa importante, la Sua voce viene riconosciuta. Quando abbiamo dei dubbi su scelte importanti su chi ci parla dobbiamo pensare questo, siamo in grado di ascoltare la voce di Cristo, lo ha detto Lui. E' importante perchè altrimenti non sarebbe facile sapere dove andare e che fare, la sua voce ci guida sempre. Il Padre ha dato un potere su di noi perchè Lui e il Padre sono una cosa sola, come l'anima e il corpo nell'uomo cosi Gesù e Dio sono una cosa sola. Questa è un autorità che nessuno possiede, nessuno può dire Io e Lui siamo una cosa sola.

vangelo di domenica 25 aprile 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,27-30.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
Io e il Padre siamo una cosa sola».

venerdì 23 aprile 2010

lite fini - berlusconi...

Ci sono dei momenti in cui pensi che Berlusconi ha le manie di onnipotenza, eppure queste cose l'aveva gia denunciate a suo tempo Fini. Ora siamo alla resa dei conti, probabilmente la presenza ingombrante di Berlusconi ha portato alla nausea anche una persona pacata come il presidente di AN. Pacata ma mica stupida, è chiaro che pensava a se stesso per il dopo Berlusconi, che non arriva mai. Ed ora questa scenata che sa di farsa, perchè sono 10 che il cavaliere è cosi e altrettanti che Fini è il fido scudiero. La lega è sempre stato altro, nel 94 facendo cadere il governo e ora dando un segnale forte dopo le elezioni regionali. Da ora in poi il cavaliere sembra solo, Fini - Balotelli lo ha rinnegato pubblicamente e qualcosa si è rotto. Quelli sicuramente rotti sono gli italiani, per l'ennesima volta fra incudine e martello.

domenica 18 aprile 2010

sono juventino, no romanista...

La Roma vince il derby in rimonta su una Lazio che pareva giocare la coppa dei campioni. La lupa è irriconoscibile, il primo tempo è sotto di un goal senza aver fatto niente per riparare. Ma Ranieri ci mette la faccia, non gli basta fare una stagione alla grande, vuole vincere lo scudetto e non guarda in faccia a nessuno. Fuori l'ammonito de rossi abulico con il capitano totti e dentro taddei e menez. Sono quelle mosse che uno pensa di non poter mai vedere, faranno discutere a lungo. E infatti la Lazio è pronta per mettere i titoli di coda, il rigore è sacrosanto come la parata di Julio Sergio. Dopo questa sberla la roma si sveglia e inizia a giocare da Roma. Un rigore e una punizione mettono alle corde l'ormai più che stanca lazio, che nel secondo tempo pareva aver smesso di giocare. Il popolo giallo rosso è delirante di gioia, ma anche l'italia che non ama mou e company è felice. Ora mancano 4 partite ma siamo sicuri che i lupacchiotti venderanno cara la pelle dopo aver superato l'esame di maturità non senza patemi ma con la fortuna che serve. Lazio - Roma 1 - 2, 18 aprile 2010.

omelia al vangelo di domenica 18 aprile 2010

E' la terza volta che Gesù si presenta agli apostoli e questi non lo riconoscono. Siamo sempre a dire che se avessimo vissuto all'epoca degli apostoli la nostra fede sarebbe stata più salda ma loro niente, non sono bastate due volte per capire che è il Signore. Davanti a situazioni che ci sconvolgono la vita siamo sempre dubitativi. Egli si è presentato agli apostoli stanchi, dopo aver passato una notte senza aver pescato, quindi depressi senza niente da mangiare. Solo dopo che è accaduto il miracolo della pesca questi lo riconoscono, finalmente si sono aperti gli occhi dopo che si è aperto il cuore. Ma Gesù da Pietro vuole di più, vuole l'amore mentre Pietro può al massimo dare l'amicizia. Intanto lo invita a seguirlo, si inizia cosi. Poi sappiamo che Pietro arriverà a dare la vita per Gesù, ma tutto è nato dal seguirlo. Senza questo non sarebbe riuscito neppure a pescare....

vangelo di domenica 18 aprile 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 21,1-19.
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così:
si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».
Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora».
Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».
Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.
In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».

sabato 17 aprile 2010

il 15 aprile 2010 muore Raimondo Vianello


Come un familiare ci lascia un grosso vuoto, uno dei più amati personaggi televisivi di tutti i tempi ci ha lasciato. E' stato commovente vedere la moglie Sandra Mondaini, malata da tempo, piangere la sua bara prima, durante e dopo il funerale. La televisione non da l'esatta dimensione di una persona, ma il ricordo di tutti è di una persona squisita, un signore che faceva ridere senza essere volgare, che aveva un legame con la moglie che minimizzava simulando scappatelle nel telefilm casa vianello che non andavano mai a buon fine. Ci hai insegnato tanto di tutto facendoci ridere, grazie.

inter - juventus 2 - 0 addio mondo crudele


La partita è stata dominata dall'inter, eppure la juventus può recriminare per un espulsione forse che non c'è. Ma la fredda cronaca. Il 16 aprile 2010 è una data da ricordare, perchè il giorno prima è morto Raimondo Vianello, lui che ha condotto pressing per anni e aveva lasciato un vuoto nel mondo del calcio ora lascia un vuoto nel mondo. Ci ha fatto ridere per anni e ci fa piangere tutti. Ma ritorniamo alla partita, la juventus si schiera con il rombo 4 1 2 1 2, buffon, zebina, cannavaro, chiellini, grosso, melo, sissoko, marchisio, diego, del piero e iaquinta e l'inter risponde con il 4 2 3 1 con julio cesar, maicon, samuel, lucio, zanetti, thiago motta, cambiasso, snider, eto, pandev e milito. La partita è molto spezzettata, i giocatori molto nervosi e numerose ammonizioni portano all'espulsione di sissoko. L'inter cresce e guadagna campo ma senza segnare, sebbene va vicino al goal con milito e snider. La juventus è costretta a coprirsi sostituendo del piero per poulsen. Il tiro a segno viene premiato dopo che viene sostituito iaquinta. Amauri guarda il suo ex connazionale maicon stoppare e tirare indisturbato da fuori aerea un destro imprendibile. La partita resta viva nonostante l'inter faccia di tutto per chiuderla. L'episodio che dice la parola fine è una punizione di Diego sprecata da ottima posizione al 89 esimo, il goal di etoo serve solo per far gioire gli interisti. Ora mou aspetta il derby di roma per sapere se la vetta è momentanea oppure definitiva. Zaccheroni e chiellini sono poco sportivi accusando l'arbitro e moratti che prima della gara aveva detto che calciopoli non gli appartiene convince il figlio di Facchetti a rimangiarli la frase che forse lo scudetto di cartone non ha senso che resti a Milano. Per ora è tutto e mentre l'inter è sempre più squadra la juventus raccoglie i cocci di un annata che la vede sconfitta 13 volte, primato da fare assolutamente a meno.

venerdì 16 aprile 2010

aspettando inter - juventus di stasera

mancano 5 giornate alla fine, un infinità per noi juventini che dobbiamo sorbirci un campionato che è dominato da roma, inter e milan. Si, fino alla settimana scorsa l'inter era in testa, poi la testa è andata alla champions e i risultati sono che da quando è arrivato zaccheroni alla juventus l'inter ha fatto i stessi punti della juventus, quindi è stata superata dalla roma del Signor Ranieri che, in un intervista, ha detto che non parla di rivalsa, due anni fa era 3, l'hanno scorso 2 e quest'anno.... se son rose fioriranno. L'elemento calcistico nuovo è il processo di Napoli che vede imputato Luciano Moggi. Ci vorrebbe un libro per raccontare cosa è successo dal 2006 ad oggi per essere sintetici c'è aria di processo all'inter, si sono portate alla luce nuove intercettazioni che vedrebbero protagonista moratti e facchetti, insieme a Galliani e cellino, tanto per fare i nomi più illustri. Questo per smontare la tesi dell'accusa di un sistema moggi, sarebbe stato presente un sistema di comunicazione del designatore arbitrale con tutte le squadre. Ma a questo argomento dedicheremo un post a parte. Per ora basta sapere che i tifosi bianconeri hanno finito la pazienza, sono inferociti con la società e i giocatori, accolti a milano con uova e insulti pesanti. Il silenzio della società su calciopoli e la scelta di non difendere moggi e difendersi nelle sedi opportune riporta alla luce una ferita che tutti gli juventini vivono come un tradimento. In questo clima avvelenato Mou potrebbe essere paradossalmente quello che vive in modo più tranquillo questa vigilia. Per una volta che vinca il peggiore, sicuramente noi.

mercoledì 14 aprile 2010

omelia del vangelo 11 aprile 2010

Il vangelo della scorsa settimana parlava dei discepoli che vanno al sepolcro e lo trovano vuoto, quindi credono. Eppure non tutti sono credenti, ad esempio Tommaso, non è presente con gli altri quando Gesù appare e manda in missione i discepoli alitando lo Spirito Santo. E' chiaro poi quello che dice, il suo scetticismo lo porta a voler mettere le dita sulle ferite di Gesù. Anche noi non crediamo alle persone quando ci parlano e vogliamo sempre essere rassicurati, la nostra fede in Dio ha bisogno di essere comprovata. Come se fosse fondamentale che Dio avesse un rapporto con noi e non il contrario. Egli può fare benissimo a meno di noi mentre il contrario porta alla morte causata dal peccato. Eppure Gesù dice: perchè hai visto hai creduto? questa frase mi ricorda quello che Gesù dice all'apostolo che sta sotto al sicomoro, quello che Gesù dice dopo che ha fatto il miracolo di ridare la vista al cieco. Ogni miracolo che Gesù fa provoca una reazione che il più delle volte è sbagliata. Il miracolo viene visto come il fine invece per Dio è qualcosa di abitudinario, che deve servire per la salvezza dell'anima e non solo per il corpo.

vangelo del 11 aprile 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-31.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;
a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

omelia del vangelo 4 aprile 2010

Il vangelo di Giovanni pare in questo frangente che racconti la fredda cronaca in modo molto distaccato. Parla di Maria di Magdala che arriva al sepolcro e lo trova stranamente vuoto, con la pietra rimossa. Quando lo dice ai discepoli, questi corrono verso il sepolcro. Chiaramente è tanta la speranza e la gioia che corrono verso il sepolcro. Infatti si parla di un discepolo, il più giovane che arriva prima ma, rispettando Pietro, non entra nel sepolcro. E' curioso, è arrivato per primo ma aspetta. Solo dopo che è entrato Pietro egli entra ed entrambi si ricordano cosa aveva detto il maestro, che doveva risuscitare dai morti e in quel momento credono. La gioia è tanta, a differenza di Maria di Magdala loro credono, per loro non si tratta di un rapimento. Lo stesso fatto, cioè il sepolcro vuoto, viene interpretato in modo diverso. La differenza fra le varie religioni è come viene interpretato questo avvenimento. In 2000 anni la chiesa cattolica afferma che Gesù è morto e risorto, tutto il resto è una conseguenza di questo. Se credi che Gesù sia risorto gioisci, altrimenti chiediti chi può guidare la tua vita se Dio è morto? siamo nelle mani di altri uomini e della natura, non proprio mani benevole...

vangelo 4 aprile 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-9.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,
e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

elezioni regionali 28 29 marzo

attenzione, vi do' una notizia, questo fine settimana ci sono le elezioni...

se sei in Italia, se sei italiano, forse sei coinvolto anche tu in questo avvenimento importante. Non sto parlando dello scontro roma - inter e neppure della crisi che attanaglia l'italia con un tasso di disoccupazione che ormai ha un nome e cognome e indirizzo da quanto è cresciuto. Neppure del grande fratello, amici o l'isola dei famosi. Neppure dei preti pedofili che la chiesa pare nascondere, nemmeno dei 70 di Mina. Oggi parliamo di elezioni regionali. Dovete sapere che sono mesi che ci rompono con questa storia, votare per cambiare, per far funzionare la regione. L'Italia è un paese che ha scelto la repubblica, si sono divisi i poteri principali fra potere giudiziario, potere legislativo e potere esecutivo. Questo sistema sembrava il più idoneo per mandare avanti un paese, finche' un giorno, usci fuori che ci sono ingerenze che fanno si che chi esercita un potere possa condizionare chi esercita un' altro potere. L'esempio pratico è il potere legislativo, in mano al parlamento. Solitamente un governo forte ha la maggioranza sia alla camera che in senato, di fatto riesce a far approvare in leggi i decreti legge. Lo strumento del decreto legge di fatto impedisce all'opposizione di avere un apporto nelle attività del governo. I giudici. C'è rimasto l'ultimo baluardo, i giudici. Questi non devono essere influenzati da niente ma giudicare applicando la legge. Ma ci risiamo, si parla di legge. Se le leggi sono condizionate dal governo, di fatto anche i giudici hanno le mani legate, devono applicarle. Ma in tutto questa struttura organizzata ad arte cosa contano i cittadini? si parla di parlamento come rappresentante del popolo, e per legittimare tale costosa struttura i parlamentari devono essere eletti. Siamo arrivati alle elezioni: momento fondamentale per sentirsi rappresentati. Quante volte abbiamo votato e abbiamo vinto alle elezioni? diciamo la metà delle volte, perchè sono ottimista. Quante volte ci siamo sentiti rappresentati? io mai. perchè dovrei ringraziare le persone che ho votato? vinto o perso sono loro che devono ringraziarmi. Quello del parlamentare è un lavoro fatto di continui compromessi, di mazzette date e prese, di tempo perso a non andare in parlamento, di stipendi fuori da ogni logica e di benefit come se piovesse. Quindi un lavoro duro, per premere un pulsante e decidere sulla vita di milioni di persone, insieme ad altre 300 persone che hanno sacrificato la loro vita per partecipare a tutte le riunioni di partito, al quale versano 8 per cento, per riconoscenza.

napoli - juventus 3 - 1 25 marzo 2010

E' finita? no, purtroppo.

Ci sono ancora 8 stazioni, per dirla in termini "Pasquali".
Questa via crucis sembra non finire mai, quando pensi che peggio non può andare ecco che c'è la dimostrazione che è possibile. Quando pensi che le cose stanno migliorando ecco ancora una cocente delusione. Nella partita con il napoli c'è l'immagine della stagione, pronti via goal, 1 a 0 per la juventus. E infatti la juventus era partita benissimo in campionato. Poi inizia la sfiga, si materializza con l'infortunio di poulsen. Via un incontrista per un trequartista. Eppure la juventus tiene bene, un tempo passa senza affanni. Poi succede l'imponderabile, in 7 minuti prima un rigore sbagliato poi un goal fanno si che il napoli abbia una spinta fortissima per credere nel sorpasso. E la juventus? le mosse tattiche non hanno nessuno effetto, difesa a 5 o a 4 è la stessa cosa. La furia azzurra si schianta sulle ceneri di una squadra che fu, rimbambita la vecchia signora è incapace anche di fare piccoli passi in avanti. Anche quando attraversa sulle strisce zebrate viene puntualmente investita da tir carichi di odio per anni di suprusi subiti, non da questa ormai malata signora, ma da quella che piena di lifting riusciva a sedurre a assogettare avversari e arbitri, con il fascino della donna matura. Vederla cosi, con una ruga in più ad ogni sconfitta fa una grande pena, a nulla serve parlare di una prossima operazione estetica, la verità che oltre ad essere brutta è diventata stanca e inutile, pessimista e autolesionista. Eppure gli avversari si avventano come avvoltoi su una carcassa di elefante, e tutti si sfamano e sono felici di fare festa con questa che si fa sodomizzare tristemente, rinnegando il presente in nome di un passato che non c'è più. Addio vecchia signora, che facevi dello stile il tuo baluardo ora il vortice della passione ti ha portato ha prostituirti e farti infilare da ogni pallone avversario, non ti arrendi e vai sempre avanti mentre le gambe immobili ti fanno cadere.

dopo inter - livorno

campionato riaperto no, chiuso, no riaperto.
a prescindere dal risultato di inter - roma prossima l'impressione è che almeno una candidata a vincere lo scudetto sia alla frutta. Parliamo della squadra del premier, pregno di problemi extracalcistici che ha volte esce con delle battute del tipo: io ci credo. Puntuale la smentita nel campo. La sconfitta contro il parma è maturata dopo aver dimostrato limiti evidenti, l'espulsione di Pirlo sa di resa. La Roma c'è, ed è padrona del proprio destino. Si, nel caso di vittoria nello scontro diretto la si potrebbe definire la vera favorita della volata scudetto. Ma si sa che in Italia accadono cose strane, che difficilmente si possono spiegare a chi non conosce la nostra realtà. Quello di cui non abbiamo bisogno è un episodio che faccia urlare al complotto, una svista arbitrale. Che si vinca nel campo da calcio, non nei tribunali. Qualcuno dovrà soffrire e, probabilmente, la vittoria dell'Inter metterebbe tutti d'accordo per il valore complessivo della squadra. Che rimane la più antipatica perchè la più vittoriosa, gli ultimi 5 anni.

il Papa e gli omosessuali...

Ancora oggi il Papa deve ribadire che il matrimonio è solo fra uomo e donna. Non me ne vogliano gli omosessuali o bisessuali ma io trovo strano che dopo anni quasi quotidianamente il capo della Chiesa deve ribadire certi concetti. L'aborto, il matrimonio, la fecondazione assistita, la clonazione, il divorzio. Cosa vi aspettate dalla chiesa cattolica? non deve fare concessioni per avere più persone che ne entrino a fare parte. Non siamo di fronte ad una associazione a scopo di lucro. Ogni persona deve ragionare con la propria testa e chiedersi se vale la pena di rinunciare a lottare per dei valori che sono alla base della vita umana. Non si tratta di una moda ma di bisogni dell'uomo che vengono ogni volta disattesi da una cultura che punta tutto sull'apparire e nulla sull'essere. Il cristiano non si distingue per la giacca più bella, o per la croce che porta al collo. Neppure per il Crocifisso presente nell'aula, o per il santino che ha nel cruscotto, o per il matrimonio celebrato in chiesa. Ai tempi di San Francesco d'Assisi la chiesa aveva deviato il suo cammino tanto che la grazia si manifestò in quel umile uomo, spogliato di tutto che doveva ricordare a tutti i cattolici l'obbiettivo primario che è quello della santità, la carità senza guardare in faccia a nessuno, sia questi malato, povero, sporco.

martedì 30 marzo 2010

non sono le torre gemelle..

però l'ennesimo attentato in Russia, questa volta nella metropolitana, che ha causato 39 morti, ricorda che c'è un nemico all'ombra da combattere, che ti tiene in scacco penetrandoti dentro le nostre paure più recondite. Un nemico vigliacco, sicuramente esasperato da una politica che lo vede subire vessazioni da anni, ma non per questo giustificabile. Uccidere persone innocenti sacrificando la propria vita non fa che commettere un doppio suicidio, quello degli altri e il proprio. La vita ci mette di fronte a scelte che possono essere anche sbagliate, entrambe. Ma si può sempre scegliere il male minore, si dovrebbe scegliere la soluzione meno dolorosa.

le elezioni regionali di domenica 28 e lunedi 29 marzo 2010

Ha vinto sempre lui, e alla grande. Si, ha vinto anche grazie all'aiuto di Bossi, che si porta i segni di una malattia che paradossalmente l'ha rafforzato dal punto di vista politico. L'Italia doveva dare dei segni di cambiamento, invece è stata scelta la strada della continuità, è inutile che Bersani contesta la vittoria del polo, è netta. Il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Campania e la Calabria, non regioni di secondo ordine come Umbria, Toscana, Marche, puglia, basilicata, ligura ed emilia romagna. Gli imprenditori sono con l'imprenditore per eccellenza, cosi come i dipendenti. Ma perchè lega e polo hanno vinto? si è votato in 13 regioni, 11 erano della sinistra, non credo fosse possibile avere un risultato migliore dell'ultima votazione. Si tenta un cambiamento, li dove la gente è stufa delle stesse persone e dei stessi colori. Questo risultato deve allarmare anche il governo, senza la lega non può non solo fare grandi o piccole riforme, ma anche andare avanti. Come nel primo governo Berlusconi, il cavaliere deve guardare con timore all'alleato che più volte si è dimostrato esigente, non basterà ora fare delle promesse, ma bisognerà attuare la politica del federalismo tanto agognata dalla lega, e non solo fiscale. La sinistra beh, meglio stendere un velo pietoso sulla sconfitta netta, va cambiato tutto e trovare una persona popolare che possa scansare con le stesse armi il grande dittatore mediatico.

lunedì 29 marzo 2010

un passino alla volta...

un brodino per l'ammalata, la juventus si rialza, sdragliata che sembrava morire, ha dimostrato che non lo è, per ora. Il due a uno a scapito dell'atalanta (non milan o inter) da qualche barlume di ottimismo, visto che la vittoria ultimamente non ha abitato più qui. Torino ha visto uscire sconfitta la squadra di casa tante volte, troppe volte. E ieri la fortuna ha voluto che si riuscisse ad ottenere il massimo risultato, mai con il minimo sforzo. Perchè ora è difficile anche le partite che sulla carta sembrano abbordabili, perchè tutti stanno bene fisicamente rispetto a questa vecchia e malandata signora. Ci rimane l'illusione di poter essere a soli 3 punti dalla zona champions, ma i problemi sono cosi grandi che non è il caso di farsi illusioni, ogni punto guadagnato è un miracolo, questa stagione è stata letteralmente gettata alle ortiche. Dall'altra parte il mister zero tituli rischia di applicare questa frase, la roma stravince lo scontro scudetto e dimostra che è lei la favorita, anche se ancora manca un punto per effettuare la rimonta. Bei tempi quando ranieri si giocava il secondo posto con la juventus, per i nostalgici però devo dire che non era l'anno scorso...Auguri al mister signore di educazione, faccia fare il bregno a mister 11 milioni di euro, all'anno....

omelia al vangelo del 28 marzo 2010

cosa si può dire del vangelo della domenica delle palme? oltre che far benedire i ramoscelli di ulivo e mostrarli a tutti e metterli in tutta la casa come segno dell'amore di Dio per noi, che sacrifica il "legno verde" per perdonare i nostri peccati. In questo vangelo c'è tutto, prima c'è una predizione futura, nell'ultima cena le sue ossa si devono spezzare per noi, il suo corpo deve essere mangiato per la vita eterna. L'annuncio di un tradimento, il dolore perchè le scritture si devono realizzare in modo violento, l'odio e la violenza si deve riversare in lui e nella croce, la vergogna e tutti i sentimenti negativi sono attirati da lui, se ne fa carico e li porterà con se per farne un atto di amore puro e autentico, un sacrificio per la salvezza di tutti, li inchioderà a quella croce. Dio muore non senza rumore, si squarcia il velo del tempio come il cuore dell'uomo peccatore, provoca un terremoto e risveglia quei sentimenti sopiti che si presentano come morti risorti, fino ad una voce che grida che veramente costui era il figlio di Dio, la stessa che ci urla che stiamo sbagliando, le urla della nostra coscienza. Poi è silenzio, e sappiamo che ci sarà silenzio per tre lunghi giorni, come c'è silenzio quando il nostro cuore ha smesso di battere perchè umiliato dal nostro peccato, la nostra anima ha smesso di piangere perchè rassegnata. Così continua ad essere per tre lunghi giorni....

vangelo di domenica 28 marzo 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 22,14-71.23,1-56.
Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui,
e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione,
poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio».
E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi,
poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».
«Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!».
Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.
Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande.
Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori.
Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve.
Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;
e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me,
perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano;
ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli».
E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte».
Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi».
Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla».
Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine».
Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!».
Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione».
Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».
Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?».
Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro.
Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì.
Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante?
Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre».
Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.
Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui».
Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!».
Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!».
Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo».
Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte».
E, uscito, pianse amaramente.
Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano,
lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?».
E molti altri insulti dicevano contro di lui.
Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:
«Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete;
se vi interrogo, non mi risponderete.
Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio».
Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono».
Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato
e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re».
Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo».
Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo
e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.
Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.
Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.
In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,
disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;
e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.
Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò».
.
Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!».
Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.
Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».
Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò».
Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.
Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano:
«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».
Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?
Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».
E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era giusto».
Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.
Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.
Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato.
Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,
poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

video musicali vecchi

http://www.youtube.com/watch?v=1viSfRzI8to Kelly Family - I Can't Help Myself

http://www.youtube.com/watch?v=K2zRSOjL5mY oasis - stand by me

http://www.youtube.com/watch?v=oSPLGzQz97M rober miles - one o one

http://www.youtube.com/watch?v=lI2jJLhZ7y0 dune - who wants to live forever

lunedì 22 marzo 2010

ennesima prova deludente...

devo dare atto che ci sono persone molto più oggettive di me, io qualche chance l'ho sempre data a questa squadra mentre queste, categoricamente, sono mesi che chiedono di mandare a casa la dirigenza. Posso ora riparare? non mi sembra il caso, è come sparare sulla crocerossa, quando si stà per affondare si deve salvare il salvabile, oramai uno tsunami sportivo di proporzioni spropositate si è abbattuto su questa società e l'unica cosa da fare è sperare che passi. Nove partire sono rimaste, non prive di delusioni, ma il tifoso vero si vede nel momento del bisogno, anche se la nave inbarca acqua da tutte le parti non sparerò a zero sull'allenatore, reo di aver messo in porta un giocatore no vendente dai riflessi lentissimi, non sparerò a zero sulla dirigenza che compra candreva, paolucci e bettega mentre dall'altra parte si compra pandev senza averne bisogno. Non sparerò a zero sui "nuovi" acquisti diego, cannavaro e grosso, che più che salto di qualità ci stanno facendo affossare. Sarebbe come sparare sulla crocerossa. Cosa dire poi di del piero, camoranesi, iaquinta e trezeghet? infortuni e non è quasi la stessa cosa... Correte fanciulli nel prato verde, crescete alla svelta Pinsoglio e Immobile, c'è bisogno di una ventata di giuventu' alla marchisio e giovinco, che possa spazzare via tutto questo schifo visto fino adesso... e non basta una maglia color oro o argento a rendere prezioso un giocatore costato anche 25 milioni, ci vuole un cuore che deve andare oltre l'ostacolo, bisogna resistere un altro round, come diceva il bistrattato rocky ferrara, grande incassatore di sconfitte che sembravano epiche, finche' non arrivo' caronte Zaccheroni, traghettatore che dal nulla ci sta' portando nel nulla, grazie al lavoro e ai sacrifici. Vinovo maledetta, terra pregna di trappole per i muscoli di cristallo di codesti campioni, cosa ci riservi per domani?

omelia del vangelo del 21 marzo 2010

Se avessi qui una pietra la tirerei subito, ad esempio alla mia squadra del cuore che sta diventando una squadra da intestino, che fa ca...... Questo perchè siamo sempre pronti a giudicare gli altri, infatti la nostra condizione di peccato la prima cosa con la quale si manifesta è il giudizio verso tutto e tutti. Gesù non giudica, da un'altra opportunità anche alla donna adultera, che doveva, secondo la legge, essere lapidata. Quando c'è di mezzo la legge ci sentiamo il dovere di applicarla senza pietà, se cosi fosse Dio avrebbe mandato un altro diluvio universale. Ma la sua grandezza è tale che comprende la nostra misera condizione umana, e da sempre un altra possibilità di ravvederci. Non è facile comprendere che avere un altra possibilità non significa averla per sempre, c'è un limite alla pazienza del Signore che odia la falsità. Chi vi scrive non è immune dal peccato, è difficile esserlo, un altra particolarità del peccato è nascondersi da chi lo commette. E cosi ci sentiamo tutti giusti. Si ho rubicchiato, ma chi è che non lo fa? si sono passato con il rosso, ma chi è che non lo fa? si ho offeso le persone che mi stanno accanto e allora? mica è una cosa grave! ho perso tempo con qualcosa che non mi è di aiuto, e allora? e allora stò sbagliando, ed è difficile "andare e non peccare mai più".

vangelo di domenica 21 marzo 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,1-11.
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.
Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo,
gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».

venerdì 19 marzo 2010

c'è fine al peggio?

in frantumi tutti i record negativi, dopo aver subito una rimonta che sa di beffa, da 3 a 0 a 3 a 3 in casa contro il siena, la juventus riesce a farsi buttare fuori dalla europa league dal fuhlam dopo che all'andata era finita 3 a 1. Dopo essere passata in vantaggio la squadra di Zaccheroni (forse) ha staccato la spina. La squadra di stanlio hodgson, uno che la Juventus non la batteva neppure con fifa 96, riesce a fare 4 goal (non uno ma 4) senza una reazione da una squadra di zombie timorosi spaventati dall'espulsione di capitano cannavaro. I peggiori in campo? c'erano tutti gli acquisti di quest'anno, diego, melo, cannavaro (fino all'espulsione), grosso. Poi Zebina e grigera che comunque erano fuori ruolo e candreva per i pochi minuti che ha giocato. E Chimenti? si, avete sentito bene, Chimenti, un uomo che dimostra più anni di rampulla e che riesce a fare anche una discreta figura, di mer... Nel frattempo zebina non trova di meglio che scalciare un avversario e diego di fare mani in area. Mi viene il dubbio che visto che davano il fuhlam 6 a 1 i nostri hanno scommesso pesantemente su di esso. Non credo che le comiche siano finite per i tifosi di tutto il mondo, vedrete che questa squadra riuscirà a deliziare ancora i tifosi avversari di stupende partite. Il projettò si è capito, l'operazione smile è un successone, da tifoso juventino quando mi guardano i miei amici non fanno che ridere... Anche l'aspetto finanziario va bene, il nuovo stadio viene su che è una bellezza, i bilanci sono ottimi. L'aspetto sportivo può aspettare, anche se fossi uno della società juventus non andrei tanto in giro con la spilletta, primo o poi si trova sempre un tifoso che non ha niente da perdere e che è stufo di vedere umiliata la storia bianconera...

http://www.youtube.com/watch?v=wXJ4CE6qMKo

lunedì 15 marzo 2010

omelia al vangelo di domenica 14 marzo 2010

la parabola del figliol prodigo: la prima cosa quando sentiamo questa parabola è di nuovo, sempre la stessa storia. E giu a chiederci se è meglio essere il figliol prodigo oppure il figlio maggiore. Ma il prete ieri ha detto una cosa importante: alla gerry scotty, rispondere se è meglio avere la salute oppure la festa o ha farneticato risposte impossibili, l'inter ecc... è meglio la festa, cioè il paragone della festa per il figliol prodigo è quello della comunione con Dio che provoca festa, gioia e divertimento. Al contrario chi è fuori dalla festa, prima il figlio minore che vuole vivere dovendo rispondere solo a se stesso e poi il figlio maggiore che fa per avere, non perdona il fratello. E anche lui è fuori dalla festa. Chi vuol essere fuori dalla festa? nessuno, eppure ci comportiamo sempre in modo da esserlo...

vangelo di domenica 14 marzo 2010

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 15,1-3.11-32.
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».
Allora egli disse loro questa parabola:
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.
Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.
Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.
Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;
chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.
Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.
Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.
Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.
Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;
ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

mercoledì 10 marzo 2010

omelia vangelo del 7 marzo 2010

Per anni avevo capito che Gesù intendeva che se l'uomo non si fosse convertito non si sarebbe salvato, e che sarebbe successo quello che è successo agli altri. Una punizione divina, ti accade qualcosa perchè hai disubbidito. Adamo ed Eva vengono cacciati dal paradiso per aver mangiato la mela. Però nella lettura di domenica scorsa Gesù non fa una minaccia gratuita, cioè spiega che chi non si converte morirà senza aver capito il significato della propria storia. Per ogni uomo c'è un disegno divino che l'uomo deve abbracciare accettandolo, cosi come hanno fatto i Santi, Maria e Gesù. Il male fa parte della vita, non è una punizione ma è qualcosa che accade a tutti, quello che cambia nel cristiano è che lo deve affrontare come ha fatto Gesù. Neppure Lui si è rifiutato, nel getsemani ha accettato la volontà estrema del Padre. Per l'uomo la morte è la fine di tutto, ma vivere senza capire il significato della propria vita è come non aver mai vissuto

vangelo di domenica 7 marzo 2010


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 13,1-9.
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime
e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».

sabato 6 marzo 2010

ma cosa fa il PDL?

quello che è accaduto alla Polverini sa di clamoroso, la politica è sempre ricca di spunti divertenti se visti dall'esterno. Ha poco da ridere la Bonino, non se la può prendere con madre natura, del resto ad una certa età, non è poi cosi importante l'aspetto. Eppure ad umbria left questo articolo la trova molto adirata:

http://www.umbrialeft.it/node/32385

Certo che senza la Polverini avrebbe vinto facilmente, ma credo comunque che possa vincere a prescindere. C'è da chiedersi se oltre i festini e lo smistamento degli appalti e le partite del Milan nel pdl ci sia tempo per la politica, o se il viagra abbia annebbiato le idee dal fondatore del partito sicuramente pentito e dei suoi collaboratori. Intanto in umbria i comunisti non sono morti, sono pronti a schierare per queste regionali candidati validi, eppure l'impressione è che le scelte si facciano prima, come sempre.

siamo sulle montagne russe... juventus chi sei?

non che la prestazione sia da ricordare, eppure i tre punti di firenze possono essere fonte di grande ottimismo. Senza il capitano si vedono due trequartisti, diego e candreva. La Juventus dei campioni del mondo Del Piero, Buffon, Cannavaro, Grosso e Camoranesi cede la mano a quella di Diego, Manninger, Chiellini, De Ceglie e Candreva. Anche se è Grosso a dare la zampata vincente. Come dire, la qualità rimane sempre una componente fondamentale. Dall'altra parte i viola fanno un figurone, l'ennesima partita persa immeritamente. Senza trionfalismi Zac riparte dove aveva lasciato, aggrappato al quarto posto come un gatto su un vetro. Ed ora tutti a gufare gli altri, come sta succedendo da un pò di tempo. Ma attenzione, la prossima è con l'ultima in classifica, e sappiamo cosa è successo qualche mese fa.... a gia, ma quella non era la Juventus di Ferrara?

lunedì 1 marzo 2010

Juventus, ci risiamo

si è gridato al miracolo i giorni scorsi per i risultati ottenuti ultimamente dalla vecchia signora, brutta ma truccata bene. Ma sempre di vecchia signora si parla, piena di acciacchi (ultimo infortunio Amauri, precedentemente si era fermato Buffon) e anche un poco zoccola. Infatti si fa infilare con molta facilità, quasi che la fase difensiva sia una cosa troppo stupida da dedicarci tempo ed energie. Invece Zaccheroni dovrebbe lavorare puntellando la difesa, sono troppi i goal presi. Non è una questione di modulo ma di uomini, Del Piero, Diego e Trezeghet sono troppi per una squadra abituata a giocare con due mediani (tiago e sissoko) e due ali che coprono (nedved e camoranesi). E' chiaro che è inutile pensare al passato, Camoranesi non c'è mai e de ceglie sostituto di nedved è una bestemmia inaccettabile. Ma i soldi dovevano essere spesi per sostituire questi due, non si può comprare Diego quando si ha Giovinco e Del Piero, non si può comprare Melo quando si ha Sissoko e poulsen, non si può comprare Grosso quando avevi molinaro che offre prestazioni analoghe. Cannavaro e Legrottaglie messi sullo stesso piano, che brutto invecchiare. Grigera o Caceres, sempre schifo fanno. E' una squadra da rifondare, a luglio, con un allenatore di livello (non me ne voglia Zaccheroni, onesto lavoratore) e con la necessità di cedere e comperare gente di livello. Per fare ciò la società deve sborsare tanti quattrini, da qui a giugno bisogna cercare di far alzare le quotazioni dei giocatori, in qualche modo, per avere la possibilità di acquistare li dove serve. Da juventino stanco per me il campionato finisce cosi, quinti, con una prestazione decente ma con il rammarico di quello che poteva essere e non è stato.

omelia vangelo 28 febbraio 2010

I discepoli in questo episodio sono testimoni di qualcosa di eccezionale, Gesù, sopra il monte, incontra Mosè ed Elia. Inoltre una nube li avvolge e si sente una voce, la voce di Dio. Ma cosa facevano i discepoli? dormivano, perchè erano stanchi. E dicevano delle stronz...... , tipo: è bello stare con Te, facciamo tre tende.... si dorme e si dice cavolate, la nostra vita assomiglia molto a quella dei discepoli. Quando siamo con Gesù ci viene un torpore, questo succede perchè proviamo la pace del Signore. Ma questo torpore fa si che il corpo non aiuti l'anima ad andare verso Dio, diventa un ostacolo invece che un aiuto alla comunione con il Signore. Se solo avessimo la forza di stare svegli su quello che accade nel mondo, e svegli su quello che è il nostro rapporto con il Signore. Invece il torpore ci rincoglio..... , cosi che dormiamo e spariamo cavolate, la nostra vita diventa una perdita di tempo.

il vangelo di domenica 28 febbraio 2010


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,28-36.

Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia,
apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura.
E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo».
Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto

venerdì 26 febbraio 2010

Nicola Di Girolamo, scaricato da tutto e tutti.. puzza..

riporto la sua cronostoria, tratta da wikipedia:

"Il 23 febbraio 2010 viene richiesto l'arresto di Nicola di Girolamo nell'ambito di una inchiesta sul riciclaggio di capitali della 'Ndrangheta. Le accuse mosse al senatore del PDL sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al reimpiego di capitali illeciti, nonché la violazione della legge elettorale con l'aggravante mafiosa.

Secondo la Procura di Roma il senatore del Pdl Nicola Paolo Di Girolamo uomo alle dirette dipendenze di Gennaro Mokbel, sarebbe stato eletto nella circoscrizione Estero del Senato, con i voti garantiti dalla ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto. A fare impressione sono le telefonate intercettate tra il senatore e Gennaro Mokbel, un uomo legato ad Antonio D’Inzillo, considerato l’omicida del boss della Magliana Enrico De Pedis. Il senatore si fa trattare come uno sguattero dal suo cliente che lo ha aiutato ad essere eletto: "M’hai scassato il cazzo, te lo dico papale papale a Nicò", lo apostrofava il primo aprile 2008, quando era ancora candidato, diceva: "Se t’è venuta la candidite Nicò e se t’è venuta già a’ senatorite è un problema tuo, però sta’ attento che ultimamente te ne sei uscito tre volte che io sono stato zitto ma oggi mo’ m’hai riempito proprio le palle Nicò. Capito? A ’n’ altro je davo ‘na capocciata ma a te siccome te voglio bene, Nicò, abbozzo ‘na volta, due, tre volte. Mo basta".

Vengono anche pubblicate delle foto che ritraggono il senatore con il boss della 'Ndrangheta Franco Pugliese

Il 26 febbraio il presidente del Senato, Renato Schifani, esprime l'opinione che si debba procedere all'annullamento dell'elezione."

Che non fosse uno stinco di santo si doveva capirlo dal fatto che, come possiamo sempre leggere su Wikipedia,

"Nelle elezioni del 2008 si candida per il Popolo della Libertà nella circoscrizione estero dove viene eletto con oltre 25.000 preferenze. Successivamente il primo dei non eletti propone un ricorso alla Giunta delle Elezioni del Senato sostenendo che Di Girolamo non risulterebbe, all'atto della candidatura, residente all'estero.

Sul presupposto della mancanza dei requisiti per l'elezione il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha chiesto per Di Girolamo gli arresti domiciliari con le accuse di aver attentato ai diritti politici dei cittadini, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla sua identità, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici determinata dall'altrui inganno, concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, concorso in falsità in atti destinati alle operazioni elettorali, false dichiarazioni sulle sue generalità.

Nel settembre 2008, il Senato non concede, però, l'autorizzazione all'arresto; sempre su sollecitazione del primo dei non eletti la Giunta prosegue nell'attività di verifica sull'ipotesi di decadenza dal seggio.

Il 29 dicembre 2008 il blog del senatore Sergio De Gregorio ha annunciato che il senatore Nicola Paolo Di Girolamo è Vicepresidente della Fondazione "Italiani nel Mondo".

Il 29 gennaio 2009 l'Assemblea del Senato - respinta la proposta di rinvio della discussione sulla decadenza dal seggio - ha preferito capovolgere la proposta della Giunta, a cui è stato ordinato di riesaminare il caso e di riportarlo in Assemblea solo dopo una eventuale sentenza penale definitiva.

Svolge la sua attività parlamentare sia come membro della III Commissione Affari esteri che come membro del Comitato per le questioni degli Italiani all'estero.

Dal 22 aprile 2009 è Presidente dell'Associazione Parlamentare di Amicizia Italia- Turchia."

La mia domanda è questa: quanti Di Girolamo ci sono in parlamento?
Beppe Grillo e Antonio Di Pietro sono anni che si battono per un parlamento pulito, ma la questione non è solo economica, c'è in gioco l'immagine di un intero paese. Non si può sventolare alto un tricolore se poi le nostre istituzioni sono marce. A questo punto è normale che Bossi possa oltraggiare la bandiera. C'è gente che è morta per difendere i confini Italici, se avessero saputo cosa sarebbe successo se ne sarebbero infischiati. Come faremo noi e i nostri figli, votare diventa una cosa inutile e dannosa, si legittima dei "signori" a governare e legiferare su un paese quando la maggior parte di loro sono li ha sfruttare le risorse per loro stessi ignorando il bene comune e calpestando i cadaveri per aumentare il loro potere. Non è una questione di destra e sinistra, è l'educazione all'onestà che viene meno quando tutti siamo disonesti, tutti con case condonate ci sentiamo di dire: mal comune mezzo gaudio, invece di dire: andiamo verso il bene.

col sedere a terra...


Una spedizione quella delle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 che per i colori Italiani sarà ricordata per diverse medaglie di legno, l'assenza, fino ad ora, di medaglie d'oro. Fallimento? se guardiamo all'olimpiade precedente, torino 2006, il medagliere alla fine parlava di 5 medaglie d'oro e 6 di bronzo. Giorgio di Centa e Enrico Fabris protagonisti assoluti. Ma era l'olimpiade Italiana. Otto anni fa a Salt Lake City 2002 fu 4 4 5 (oro, argento, bronzo). L'immagine di Carolina Kostner è eloquente, 3 bronzi e 1 argento. Non siamo più un popolo di poeti, cantanti, calciatori e "giochi invernali".....

l'avvocato Mills e l'ennesimo processo che cade in prescrizione....

MILLS: LE TAPPE DEL PROCESSO
Il processo a David Mills, arrivato alla Cassazione, nasce dalle testimonianze che l'avvocato inglese, già consulente del gruppo Fininvest, ha reso in due processi in cui era imputato Silvio Berlusconi: quello ''All Iberian'' e quello sulle tangenti alla Guardia di finanza. Per l'accusa, Mills sarebbe stato corrotto da Berlusconi. Di seguito, le tappe principali del processo:

- 30 ottobre 2006 - Berlusconi e Mills sono rinviati a giudizio per corruzione in atti giudiziari.
- 30 gennaio 2007 - Fallisce il primo tentativo di fermare il processo: la Cassazione respinge la ricusazione di Fabio Paparella, il giudice che ha deciso il rinvio a giudizio. Il processo comincerà il 13 marzo 2007.
- 18 gennaio 2008 - Il tribunale accoglie la richiesta del pm Fabio De Pasquale di correggere l'accusa: la corruzione non si sarebbe consumata il 2 febbraio 1998, ma il 29 febbraio 2000. In pratica, la prescrizione slitta dal 2008 al 2010.
- 7 marzo 2008 - Il tribunale accoglie la richiesta della difesa di Berlusconi di sospendere il processo in occasione della campagna elettorale per le elezioni del 9-10 aprile. 8 maggio 2008 - Berlusconi torna presidente del Consiglio.
- 17 giugno 2008 - La difesa di Berlusconi ricusa la presidente del collegio giudicante, Nicoletta Gandus, perche' avrebbe manifestato ''grave inimicizia'' verso l'imputato.
- 26 giugno 2008 - Il Consiglio dei ministri approva il ''lodo Alfano'', che sospende i processi alle alte cariche dello Stato.
- 17 luglio 2008 - Respinta l'istanza di ricusazione contro la presidente Gandus.
- 22 luglio 2008 - Il lodo Alfano e' approvato definitivamente. Il giorno seguente, la legge e' promulgata dal capo dello Stato.
- 4 ottobre 2008 - Il processo a Berlusconi e' sospeso, in base alla legge Alfano, ma prosegue per Mills.
- 17 febbraio 2009 - Mills e' condannato a 4 anni e 6 mesi; per i giudici, e' stato corrotto da Berlusconi.
- 7 ottobre 2009 - La Corte costituzionale giudica illegittima la legge Alfano; il processo a Berlusconi dovra' riprendere.
- 27 ottobre 2009 - Respinto l'appello di Mills, resta la condanna a 4 anni e 6 mesi.
- 4 dicembre 2009 - Riprende il processo a Berlusconi; il tribunale riconosce il legittimo impedimento di Berlusconi per partecipare al Consiglio dei ministri, ma non per l'inaugurazione di un cantiere a Reggio Calabria.
- 25 febbraio 2010 - La Cassazione decide sul ricorso di Mills; il procuratore generale chiede la prescrizione del reato, pur confermando la colpevolezza dell'imputato.

Copia e incolla dall'articolo di Umbrialeft ( http://www.umbrialeft.it/node/31916 ).
Non avete ancora capito? pazienza, però io posso dire di aver fatto il mio dovere.

Meditate gente, meditate.

martedì 23 febbraio 2010

chi l'avrebbe mai detto?

ho usato molta ironia precedentemente per indicare che Zaccheroni non è un allenatore giusto per questa Juventus, eppure i risultati sembrano aver smentito questa tesi. Due pareggi e tre vittorie di fila, era molto tempo che non succedeva. La vittoria contro l'Aiax è il fiore all'occhiello di quello che tanti chiamano il cul de Zac. Vittorie roccambolesche, episodi a favore. Vediamo dove possiamo arrivare, il rischio è che dopo un cauto ottimismo si smetta di programmare quella che il prossimo anno deve essere una squadra da scudetto, ringalluzziti da risultati mediocri spacciati per autentiche imprese. Ma il Dio quattrino avrà la meglio sul cuore agnelleo? ai "nipoti" dell'avvocato l'ardua sentenza.....

lunedì 22 febbraio 2010

omelia al vangelo del 21 febbraio 2010

Gesù si ritira in un luogo deserto e viene tentato da Satana. Quando era pieno di Spirito Santo non viene tentato dopo 40 giorni di digiuno, stanco ed affamato quindi debole, viene messo alla prova. E' solo e bisognoso di aiuto, eppure il suo orgoglio dovrebbe essere grande, sta resistendo da 40 giorni. La prima tentazione fa riferimento al corpo, satana gli dice che può risolvere i problemi da solo, la sua "fame" può essere colmata dal pane che può ricavare dalle pietre. Quante volte facciamo diventare pane che sazia cose che non lo sono, tutto ciò che ci distoglie dalla parola di Dio è pane che non sazia. Poi c'è il potere, quello per cui è lecito fare qualsiasi cosa. Quante volte nel lavoro, in famiglia vogliamo comandare dominando gli altri. L'obbiettivo è quello di dominare sugli altri, avere una posizione di comando. Ma Gesù sa che l'unico padrone è il Padre, lui ci ha fatto e per lui dobbiamo vivere. Non è un Messia che si manifesta nella gloria, ma nell'umiltà e nella sofferenza. Non c'è spazio nel regno di Dio per chi vuole comandare, chi vuole essere il primo, si metta al servizio di tutti. Cosi Gesù ricorderà che è venuto per servire, e il discepolo non è più del maestro. Alla fine il diavolo chiede a Gesù di fare una cosa molto stupida, quella di mettersi nei guai. Se è figlio di Dio c'è chi lo tirerà fuori dalle situazioni difficili, ma Gesù obbietta che cercare il male per vedere se c'è Dio non è che una mancanza di fede. Non ha bisogno di soffrire per avere il Padre vicino, non deve metterlo alla prova. Finite le tentazioni Gesù ha sconfitto il maligno ma non per sempre, infatti ritornerà al momento prefissato. Non ci si può gloriare di nulla, ma si deve ringraziare il Signore se qualche volta ci fa sentire dei vincenti.

il vangelo di domenica 21 febbraio 2010


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 4,1-13.
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto
dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.
Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».
Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:
«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.
Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù;
sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano;
e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo».
Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.

domenica 21 febbraio 2010

macchina da goal!!!

tre partite, tre vittorie, da tifoso della Juventus non sono più abituato. Del Piero che distribuisce palloni come pani e pesci, Amauri che segna una doppietta in europa league. Non svegliatemi, per favore. Siamo quarti. E basta.

lunedì 15 febbraio 2010

forza orgoglio Juve!!

Una Juve piccolina, con ragazzi di non più di 20 anni. Eppure Yago, Immobile, Pinsoglio e gli altri sono riusciti nell'impresa di vincere il torneo di Viareggio.
Non proprio 0 tituli, questa stagione grazie a questi ragazzi, voluti dalla società alla quale va dato atto che punta sui giovani, riescono a dare grandi soddisfazioni. Chissa' se qualcuno di loro lo possiamo gia vedere nella prima squadra, oppure in una squadra a farsi le ossa. Solo il tempo ci dirà se Pinsoglio e compagni potranno diventare idoli di una tifoseria come gia lo sono Del Piero e compagni. Per ora ci godiamo questa vittoria, 4 a 2 che, nonostante il palo iniziale dell'Empoli, è impreziosita da una tripletta di Ciro che, a dispetto del cognome Immobile, è uno che si muove e parecchio. Una perla su punizione di Yago impreziosisce ulteriormente la prestazione di questo giovane talento, bocciato dal Bari ma che ora avrà la possibilità sicuramente di farsi vedere. Ma Giovinco? che fine ha fatto? ieri è stato preferito saliamidich per sostituire Diego, una bestialità tattica giustificata dall'esigenza di mantenere il risultato, cosa che la Juventus non riesce quasi mai a fare. Non releghiamo il talento in soffitta, non facciamo marcire questi talenti per favore, altrimenti meglio perderli i tornei di Viareggio!!!!

Zaccheroni il più grande di tutti i tempi!!!!

e vai! solo dopo 2 pareggi con grandi squadre (livorno e lazio fuori e in casa) la Juventus ritorna alla vittoria a scapito del grande Genoa di Gasperini, un allenatore del quale sentiremo parlare a lungo....
dopo un mese e mezzo che la juventus non vinceva, si è rivista la solita cinica e spietata squadra che tutti ci invidiano. Il grande capitano, alla 445 partita con i colori bianconeri, ha dato sfoggio di giocate memorabili. Il secondo goal su rigore è la ciliegina sulla torta, poco importa se il rigore non c'era merito dell'ormai specializzato tuffatore che nel tempo libero va a lezione dal più grande, Nedved. Ma la partita di ieri ha evidenziato la sicurezza in difesa, Buffon, chiamato raramente al lavoro, ha dato sfoggio di se, specialmente nel goal subito, su un cross innocuo è stato disturbato credo da un attacco di panico, non bloccando il pallone facilitando il tocco dell'attaccante avversario. Ha poi detto un rosario del quale si spera che farà la luce la disciplinare. E' evidente la mano dell'allenatore, infatti con Ferrara Giovinco non giocava, Del piero è stato infortunato 2 mesi insieme a Sissoko e.... va be, non sottiliziamo. La champions è a -2 punti, un miracolo per una squadra che nelle ultime 9 partire ha perse 6 e pareggiate 2, vinte 1, ha subito 15 goal.

omelia vangelo di domenica 14 febbraio 2010

faccio uno sforzo, non mi ricordo nulla di cosa ha detto il prete a messa ieri. Ecco, forse ha detto proprio di non contare sulle proprie forze, le beatitudini sono una delle pagine più conosciute del vangelo, sono delle provocazioni che lasciano interdetti chi le ascolta. Mi ricordo una frase che dice "maledetto l'uomo che confida nell'uomo". Per me faceva riferimento a quelle persone che si affidano agli altri, che pongono la fiducia nella famiglia, anche nei figli. Sicuramente questa frase della prima lettura vuol dire anche questo, ma una cosa che mi ha fatto riflettere che ha detto il parroco, fa riferimento anche quando ci affidiamo troppo a noi stessi. Le beatitudini non hanno bisogno di commento, guai a voi ricchi perchè avete avuto la vostra ricompensa. Per ricchezza non si intende solo di soldi, ma le persone ricche perchè sono piene di se, non credono di aver bisogno di Dio e degli altri. Chi si rende conto di essere un povero peccatore va a messa con lo spirito contrito, e Dio solleva il povero, mentre schiaccia il superbo. Non a caso l'offerta di Caino non è stata accettata come quella di Abele. Le beatitudini non vanno prese solo letteralmente, se uno chiede pane non gli si può rispondere: beato te! La festa degli innamorati inoltre è la festa di coloro che mettono l'amore sopra ogni cosa, prima della convenienza. L'amore innalza la ragione in vette altrimenti irraggiungibili per essa.

il vangelo di domenica 14 febbraio 2010


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,17.20-26.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone,
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione.
Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.

lunedì 8 febbraio 2010

commento al vangelo di domenica 7 febbraio 2010

Quando Gesù parlava le folle si muovevano e l'ascoltavano, infatti è costretto, per la sua incolumità, a spostarsi con la barca dalla riva. Ha bisogno di una barca di un pescatore, neppure troppo contento, infatti questi è di ritorno da una pesca che non aveva portato a niente. Eppure accoglie Gesù nella propria barca, anche se apparentemente fra lui e Gesù c'è molta differenza, uno è tornato da una fatica immane quindi stanco, affamato e scontento, l'altro è un uomo che ha un grande seguito, ispirato e carismatico. Gesù però chiedendo qualcosa al pescatore lo rende di per se importante, si "abbassa" verso di lui, lo rende protagonista della sua "Gloria". Noi ci vantiamo quando diciamo: ho stretto la mano del Papa oppure un calciatore mi ha fatto l'autografo, ho parlato con un attore, sono amico del sindaco ecc... Infatti anche Pietro può dire: è venuto nella mia barca! ma Gesù non solo fa questo, probabilmente Pietro, in una posizione privilegiata, ha potuto ascoltare le parole di Gesù e, quando gli dice di ritornare a pescare fa notare che non sono di ritorno da una pesca infruttuosa e, è solo perchè è lui che gli ha detto di ritornare a pescare che ci ritorna. La sua fiducia non è nelle proprie capacità ma in Gesù, quando la ragione ci dice il contrario siamo pronti a fare uno sforzo che apparentemente sembra inutile. Il miracolo non è di Gesù nel far fare una pesca miracolosa ma è quello di cambiare il cuore di un uomo, convertirlo fino al punto da fargli abbandonare tutto quello che fino a quel momento è più prezioso (il lavoro, le reti, i pesci e poi vedremo anche la moglie). La sua parola è convincente, spinge Pietro e gli altri a tornare a pesca.

il vangelo di domenica 7 febbraio 2010



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,1-11.
Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret
e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore».
Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.