mercoledì 14 aprile 2010

elezioni regionali 28 29 marzo

attenzione, vi do' una notizia, questo fine settimana ci sono le elezioni...

se sei in Italia, se sei italiano, forse sei coinvolto anche tu in questo avvenimento importante. Non sto parlando dello scontro roma - inter e neppure della crisi che attanaglia l'italia con un tasso di disoccupazione che ormai ha un nome e cognome e indirizzo da quanto è cresciuto. Neppure del grande fratello, amici o l'isola dei famosi. Neppure dei preti pedofili che la chiesa pare nascondere, nemmeno dei 70 di Mina. Oggi parliamo di elezioni regionali. Dovete sapere che sono mesi che ci rompono con questa storia, votare per cambiare, per far funzionare la regione. L'Italia è un paese che ha scelto la repubblica, si sono divisi i poteri principali fra potere giudiziario, potere legislativo e potere esecutivo. Questo sistema sembrava il più idoneo per mandare avanti un paese, finche' un giorno, usci fuori che ci sono ingerenze che fanno si che chi esercita un potere possa condizionare chi esercita un' altro potere. L'esempio pratico è il potere legislativo, in mano al parlamento. Solitamente un governo forte ha la maggioranza sia alla camera che in senato, di fatto riesce a far approvare in leggi i decreti legge. Lo strumento del decreto legge di fatto impedisce all'opposizione di avere un apporto nelle attività del governo. I giudici. C'è rimasto l'ultimo baluardo, i giudici. Questi non devono essere influenzati da niente ma giudicare applicando la legge. Ma ci risiamo, si parla di legge. Se le leggi sono condizionate dal governo, di fatto anche i giudici hanno le mani legate, devono applicarle. Ma in tutto questa struttura organizzata ad arte cosa contano i cittadini? si parla di parlamento come rappresentante del popolo, e per legittimare tale costosa struttura i parlamentari devono essere eletti. Siamo arrivati alle elezioni: momento fondamentale per sentirsi rappresentati. Quante volte abbiamo votato e abbiamo vinto alle elezioni? diciamo la metà delle volte, perchè sono ottimista. Quante volte ci siamo sentiti rappresentati? io mai. perchè dovrei ringraziare le persone che ho votato? vinto o perso sono loro che devono ringraziarmi. Quello del parlamentare è un lavoro fatto di continui compromessi, di mazzette date e prese, di tempo perso a non andare in parlamento, di stipendi fuori da ogni logica e di benefit come se piovesse. Quindi un lavoro duro, per premere un pulsante e decidere sulla vita di milioni di persone, insieme ad altre 300 persone che hanno sacrificato la loro vita per partecipare a tutte le riunioni di partito, al quale versano 8 per cento, per riconoscenza.

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