domenica 23 gennaio 2011

La Fiat ha deciso...

la lotta di classe, operai contro padroni. Di questo si tratta, in nome della produttività si chiude una fabbrica per aprirla all'estero, dove la manodopera costa meno e non ci sono sindacati a protestare. I soldi si fanno a palate e tutto è legale, e andate tutti a quel paese, anzi, rimanete tutti nel belpaese tanto la cig riuscirà a sfamare per anni tutti quanti. Ma non è un paese per giovani, precari e sempre più vicini ad essere disoccupati che lavoratori. E le istituzioni? i sindacati? emblematica la vicenda fiat, dove la fiom e la cgil sono soli contro tutti le altre sigle di ex sindacati, asserviti all'azienda per evitare il peggio. Il governo si schiera con Marchionne, e non velatamente. "Se vince il no, fa bene a investire all'estero". Se non calate le braghe, cosa volete? ringraziamo che ancora riusciamo a lavorare, il lavoro così comè non è produttivo, mentre gli imprenditori hanno ville e auto e si ritrovano sconti irpef con le riforme di un governo che ha un occhio di riguardo per il ceto agiato stranamente.

Il cavaliere va ad escort..

e fin qui non vedo la novità. Perchè era minorenne, sarebbe da ammazzarla quella che l'ha presentata al Cavaliere. I giudici intercettano senza chiedere, anche qui non è una novità, però questa manovra non solo fa infuriare il capo, ma mette in dubbio anche il loro lavoro. La gente non si sente più tranquilla, si sente spiata. Pensate che anch'io credo di essere spiato, ma mi facci il piacere. Sono venuti a prendermi, eppure....