mercoledì 26 maggio 2010

omelia al vangelo di domenica 23 maggio 2010

Gesù ricorda l'importanza dello Spirito Santo, e il suo compito. Lo chiama consolatore, che insengnerà ogni cosa e avrà il compito di ricordare la parola di Gesù che poi è la parola di Dio. La trinità si è manifestata in modi diversi agli apostoli, ma è presente perchè non c'è Dio senza Spirito Santo, non c'è Cristo senza Dio. I tre agiscono insieme perchè sono una cosa sola, il mistero di Dio uno e trino, impossibile da capire per noi uomini. Qui Gesù addirittura spiega come si è manifestata la trinità, e come agirà nella vita dei discepoli. Ogni parola di Dio non va limitata ai discepoli, essendo valida per l'eternità, è valida anche per noi. Cerchiamo di capire quando ci parla lo Spirito Santo, mettiamoci nella condizione di sentire la sua voce, è per questo che in mezzo ad un mondo rumoroso bisogna fare silenzio in noi stessi ed imparare ad ascoltare e non solo parlare.

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