sabato 30 agosto 2008

Scatta l’esposto sul Trasimeno

articolo tratto dal corriere dell'Umbria

Provincia all’attacco: “Dove sono i 30 milioni stanziati nell’ultimo quinquennio?”. Denunce alla Commissione europea, al ministero, alla Corte dei conti e alla procura.

PERUGIA30.08.2008

Quattro denunce in una. Quattro atti d’accusa in un esposto presentato a Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Corte dei conti e procura della Repubblica. In ballo c’è il futuro del lago Trasimeno, torbido come le sue acque, sulle quali le opposizioni in consiglio provinciale di Perugia hanno scelto di attaccare senza mezzi termini. I capigruppo Fagiolari (Forza Italia), Bruno Biagiotti (An) e Luigi Andreani (gruppo misto) hanno puntato l’indice sui vincoli che riguardano gran parte del territorio, sulle risorse erogate, le modalità, le procedure, la qualità della spesa e il rapporto costi-benefici, nonché sull’eventuale dolo dei comportamenti adottati. “Vogliamo alzare il tiro – ha detto Fagiolari – e passare dalle chiacchiere ai fatti. Il lago si impoverisce sempre di più e rischia di scomparire. Vogliamo capire dove sia andata a finire l’ingente massa di risorse destinate al Trasimeno; si parla di circa 30 milioni di euro nell’ultimo quinquennio. Molte delle risorse sono state utilizzate a pioggia per abbellire singoli comuni e paesi. I lavori veri avrebbero dovuto tamponare i processi di evaporazione dei canali. Infatti, se i fossi sono ostruiti l’acqua non arriva”. Bruno Biagiotti (An) ha parlato senza mezzi termini di disastro ambientale: “Di denaro sul lago ce n’è andato tanto: si tratta di capire che cosa si è fatto realmente. Le responsabilità non si possono scaricare su altri. Dei 5 milioni per il Lago del 2007, 3 sono andati per il porto di Castiglione del Lago. Si tratta di più del 60%, mentre un altro 20% è stato assorbito da lavori per i pontili, illuminazione, insetti. La priorità è invece l’acqua del lago. Per anni ci siamo battuti per i finanziamenti e per l’acqua da Montedoglio che, a 4 anni dal finanziamento, non è ancora arrivata. Chiediamo che la Provincia dia una risposta chiara. Di 100 millilitri di pioggia, solo il 5-6% arriva al lago. Le cause sono da ricercare nella gestione del territorio (vedi piani regolatori dei Comuni) e nella diga naturale, la superstrada, che blocca lo scolo delle acque nel lago”. Per Luigi Andreani (Gm) la situazione del Lago è veramente drammatica: “A questa si aggiungono i problemi sui corsi d’acqua che dimostrano come la Provincia sia un ente veramente inefficiente su questo fronte. Abbiamo fiumi sempre più inquinati e un lago sempre più disastrato. Adesso passiamo alle azioni concrete e forti perché abbiamo a cuore questa situazione”

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